Gli Ultimi

Galleria Eunomia Milano

 

Per l'età, ultimi. La generazione che spinge: sono tutti molto giovani, quasi nessuno dei sette supera i venticinque anni. Li conosco da un po di tempo, ho visto i loro occhi attenti - avidi di cultura - nella grande aula di storia dell'arte dell'Accademia di Brera, ho potuto seguirli nelle diverse ricerche. Ecco, una prima cosa da osservare é questa: il rigore, l'impegno nella ricerca espressiva. Non é vero dunque che per i più giovani la pittura sia morta, se mai, di andare oltre certa pittura.C'é, in questa mostra, un gruppo di tre, che lavorano assieme -Brunone, Columbu, Rosa: si servono della luce e di velari neri per rendere una inquietudine emblematica, che però sembra distendersi nell effetto suggestivo, quasi ipnotico, di lucide proiezioni dell'inconscio. Certe immagini di Scanavino - specialmente le Sindoni - non soltanto per i neri ma per la perentorietà dell'apparizione, l'influsso di un metodo costruttivista, reso però libero da ogni schematismo, fino alla cinetica, e l'effetto onirico del surrealismo sono i precedenti da cui le ricerche dei tre si distaccano per nuove espressioni, che rendono la pittura comeoggetto carico di tensione appunto emblematica, suggestivamente irrazionale ......................."ultimi" dunque, da seguire con attenzione critica: forse, dalla generazione che sta sorgendo ora all'arte, verrà una decisa rivalutazione di certi valori espressivi, che non possono tanto presto morire, come alcuni da tempo affermano.

Guido Ballo